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Praia a Mare
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Praia a Mare (comunemente chiamata Praia) è un comune di 6.805 abitanti.
In origine popoloso villaggio di contadini e di pescatori sorto sulle spiagge strette tra il corso del fiume Noce, che a nord segna il confine con la Basilicata ed il contrafforte roccioso oltre la pianura alluvionale del fiume Lao, fu inizialmente la frazione marinara del confinante comune di Aieta. Praia a Mare, all'epoca con il nome di "Praia d'Aieta" diviene comune amministrativamente autonomo nel 1928. Nel 1937 ha luogo la scissione da cui nascono tre distinti Comuni: Praia a Mare, Aieta e Tortora così come sono oggi. Per secoli Praia ha mantenuto integri e vivi usi, costumi e tradizioni della vicina rocca natia. L'etimologia del nome è incerta, anche se ricorda i traffici di merci e di uomini che nell'antichità avvenivano sulla costa Tirrenica: deriverebbe da "Plaga Sclavorum", spiaggia degli Sclavoni o degli Schiavoni, o da "Plaga Slavorum", spiaggia degli Slavoni. La cittadina ha subito un notevole sviluppo tra gli anni sessanta e novanta grazie agli investimenti del gruppo Marzotto e della famiglia Agnelli.
Oggi Praia a Mare, che ingloba anche l' Isola di Dino, vive principalmente di turismo.
Nota ai numerosi turisti è l'Isola di Dino: piccola isola che si innalza di fronte alla località Fiuzzi. Sono presenti delle grotte marine, tra queste le più famose sono la Grotta Azzurra (per l'intenso colore azzurro dell'acqua al suo interno) e la Grotta del Leone (il nome deriva dalla presenza al suo interno di uno scoglio che assomiglia molto ad un leone sdraiato).
Il promontorio roccioso, alto 33 metri sul livello del mare, posto a sud del territorio di Praia, a destra del torrente Fumarulo, in strategica posizione di raccordo tra l'enclave della Mantinera e della Falconara, probabilmente già dai Normanni fu utilizzato come "punto" di guardia e di difesa che vi costruirono un qualche manufatto andato però "perduto" nei secoli successivi.
Il Fortino passò al Comune di Aieta, ma il 15.1.1866 ritornò nel possesso del demanio statale.
Successivamente, l'imponente costruzione fu venduta a privati e, dal 1935, fu sede del "Convitto Maschile" e del "R. Ginnasio Michele Bianchi", e, dal 1946, per molti anni, della Scuola Media-Ginnasio Statali.
Dagli anni '70 del secolo scorso, ceduto ad una società, ha cambiato completamente destinazione d'uso divenendo un "residence" di altissima qualità.
Il castello di Praia sorge su un colle in località Fiuzzi, in posizione dominante fra la valle Saracena e la pianura sottostante. Edificato probabilmente tra il XII e il XIII secolo, presenta un'architettura tipicamente normanna, anche se alcuni particolari costruttivi rimandano più specificamente al periodo svevo. Di pianta rettangolare, il castello è munito di due imponenti torri cilindriche, e sul portale d'ingresso conserva uno stemma gentilizio. Più volte rimaneggiato, ha tuttavia mantenuto la sua superba bellezza e la sua architettura originaria; di recente restaurato, è oggi adibito a residenza signorile, ed e' uno dei pochi castelli ancora abitati nella provincia di Cosenza.
Il Castello si sviluppa su due piani ed ogni appartamento ha uno o più balconi sul mare, con sale arredate e mobili d'epoca.
Un'antica torre saracena, posta di vedetta su di un grande scoglio: il Castello di Fiuzzi, lo storico, suggestivo edificio che è quasi il simbolo di Praia a Mare.
Nel castello che domina i golfi di S. Nicola e Maratea, Calabriamare ha ricavato pochi appartamenti tutti dotati di una o più terrazze prospicienti l'isola di Dino.
Alcuni locali comuni e un ristorante servono da punto di incontro per i moderni "castellani" che vogliono alternare la vita privata a quella di "corte".
Attraverso una scalinata e una stradina si raggiungono la spiaggia e il mare.
Pur isolato nella sua maestosità, il Castello è vicinissimo al paese, ai suoi negozi, boutiques, centri sanitari, locali alla moda.
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