Tirreno in Vetrina è il portale per pianificare al meglio le tue vacanze sulla Costa Tirrenica della provincia di Cosenza. L'offerta varia dagli hotel ai ristoranti, dai camping ai locali notturni e molto altro ancora. Tante proposte per tutte le tasche. Il funzionamento è semplice ed efficace: sarà sufficiente cliccare sulla località che vi interessa e troverete le migliori offerte. E poi notizie ed informazioni sui centri storici e sul territorio circostante. Inoltre, nella sezione vetrine, tante proposte per lo shopping con la selezione delle migliori aziende ordinate per categoria, per soddisfare ogni tua esigenza con un semplice click.
|
Conosciute già da Plinio il Vecchio all'epoca dei romani nel Medio Evo per i pregi e le virtù curative e note, a quel tempo, con il nome di Acquae Calidae Tempsae quando si parla di Cetraro (Temesa) e, in epoca più tarda, come Acquae Putidae ed ancora fons calidus, le Terme Luigiane dal 1850 vennero così chiamate dallo studioso Giovanni Pagano di Diamante, in omaggio al Principe Luigi Carlo di Borbone, conte di Aquileia, che vi mostrò particolare interesse, essendo ricadenti nel suo dominio.
Le Terme Luigiane, nella primitiva ed attuale estensione, ricadono nel Comune di Acquappesa, che, ab antiquo, vi esercita a pieno titolo la potestà territoriale e amministrativa per effetto del Decreto dell'8 febbraio 1835 del Re Ferdinando II^ di Borbone, che elevò Acquappesa ed Intavolata a Comune autonomo. Con il decreto del 10 aprile 1867 il Commissario Ripartitore, Prefetto della Calabria citeriore, stabilì di lasciare promiscua una proprietà di 10 ettari di terreno comprendenti le sorgenti termali, attribuendone di questa, i 7/12 ad Acquappesa e i 5/12 a Guardia Piemontese, in rapporto alla popolazione.
Senza interpellare le popolazioni interessate e su proposta del Prefetto di Cosenza in carica Dr Agostino Guerresi , con il D.M. n.2517 del 22 dicembre 1927 il governo unificò i due comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese nell'unico comune di Guardia Piemontese Terme, con sede municipale nella piccola frazione di Intavolata, perchè baricentrica rispetto ai due ex capoluoghi.
Caduto il fascismo, il Prefetto di Cosenza dell'epoca, on. Pietro Mancini, aderendo alle richieste dei cittadini interessati, con il Decreto Prefettizio n.22816 del 12 novembre, decise lo scioglimento del comune unificato di Guardia Piemontese Terme e ricostituì i Comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese, riportandoli allo stato ante 1927 nei modi e nei termini del Decreto del re Borbonico dell'8 febbraio 1935, compresa la promiscuità dei 10 ettari di terreno dove insistono le sorgenti termali. Il Decreto emanato dal Prefetto Pietro Mancini venne confermato col Decreto Luogotenenziale n.27 del 1.2.1945, pubblicato sulla G.U. n.23 del 22.2.1945. Purtroppo, le alterne vicende dei Comuni concessionari delle acque termali ebbero riflessi negativi sullo sviluppo e sul migliore assestamento della stazione termale Luigiana, che nonostante tutto ciò costituisce il polo più importante della Calabria.
Su queste Terme non si può dire se ci sia più storia o leggenda, o viceversa. Alfredo Guaglianone, farmacista, giornalista e scrittore, nel numero di novembre e dicembre 1928 del periodico "la voce Bruzia" di cui era direttore, così scriveva: "sulla vita delle Terme è tutta una fioritura di leggende scaturite dalla fantasia del popolo, in seguito alle guarigioni veramente straordinarie ottenute con quelle acque. E una leggenda più solenne e più mistica si perpetua ancora nel giorno dell'Ascensione, che ogni anno richiama sul posto turbe di sofferenti per bagnarsi in memoria di Cristo che ivi scese, appunto nel giorno dell'Ascensione a lavare le sue piaghe, che a contatto con l'acqua così santificata, sanarono.
Parlò, inoltre, delle qualità terapeutiche di queste acque San Francesco di Paola, in una lettera del 1446 diretta al nobile Simone Alimena di Montalto Uffugo per la carità elargita ad una donna, maritata ad un calzolaro.
Ancora una leggenda vuole che, nel 1533 venne a curare qui i suoi reumatismi il corsaro Belisario, detto il Barbarossa. Le acque sulfuree delle Terme Luigiane sono da sempre oggetto di studio da parte di vari studiosi, tant'è che nel 1861 furono premiate all'esposizione di Firenze e tutt'oggi l'interesse degli studiosi è sempre in continuo crescendo.
|
|
|